L’esposizione presepiale Nativity in the World
Nel 2015 si inaugura l’ottavo percorso del Museo ARCA, che ha, nel Presepe, un indiscusso protagonista e testimone dell’Arte (barocca prima e romantica poi), della Cultura e del sentimento napoletano.
Il percorso, fortemente voluto dal prof. Giuseppe Reale, direttore del Museo ARCA e dal direttore del Centro Studi e Ricerche sul Presepe Napoletano, prof. Umberto Grillo, curatore della sezione presepiale, si snoda lungo un’esposizione di opere che vengono periodicamente sostituite per dare spazio agli artisti e connotare il “movimento” proprio di questo tipo di espressione artistica.
Sono presenti, infatti, lavori dei principali artisti-artigiani contemporanei e, stabilmente, due grandi presepi datati.
Lo scopo dell’iniziativa, al di là delle ragioni squisitamente artistiche, è quello che ha sempre costituito la missione del Centro Studi e Ricerche sul Presepe Napoletano e, cioè, porre l’attenzione alla tradizione storica della città, come momento di perpetuazione e rinascita della stessa. Al pari della tradizione settecentesca, ed in una sua naturale prosecuzione, il tema presepiale diventa occasione di recupero e di rivitalizzazione della memoria storica napoletana, intesa come patrimonio artistico, cultura materiale, testimonianza di riti e di mestieri, spaccato di vita quotidiana: in sintesi, un percorso nella stratificazione storica della civiltà.
Non meno importante è che tutto questo promuove la conoscenza del presepe napoletano “familiare”, nonché quello, più noto, “di Corte”.
Nel XVIII secolo, infatti, il presepe si slega dalle rappresentazioni meramente canoniche per entrare, con l’avvento di Carlo di Borbone (Napoli da Vicereame diventa Regno), nei palazzi della Corte e dei nobili diventando così presepe ‘laico’ (‘cortese’, appunto, perché allestito alla corte di Carlo III di Borbone).
Il popolo, poi, si “impossesserà lentamente del fenomeno, fino a farlo divenire tradizione e cultura.