Le opere esposte

Deposizione, 1964, olio su cartoncino, 24,5×33 cm

Paesaggi immaginari, 1978-1989, tempera su cartoncino, 24×17 cm (x10)

V PERCORSO

Pietro
VOLPE

Nato nel 1900 a Sessa Cilento (SA), a causa della scomparsa del padre, all’età di otto anni si trasferisce presso il Convitto Orfanotrofio Umberto I di Salerno, i docenti, avendo constatato la sua propensione per le arti figurative e per la disciplina dell’intaglio, istituiscono per la prima volta un corso di pittura.

La morte della moglie, avvenuta nel 1957, è per lui un avvenimento cruciale; da questo momento la pittura diventa uno strumento, privilegiato e fondamentale, di possibile confronto ed equilibrio.

L’Artista segue una sperimentazione ed una ricerca interiore, che lo conducono a risultati di grande originalità, pur conservando il retaggio del passato, con il quale non concepirà mai una rottura definitiva.

Nelle composizioni realizzate tra gli anni Quaranta e gli anni Settanta, in cui il colore è tutto, canta l’apparenza della realtà. Dalla fine di questo lungo periodo sino al giorno in cui le forze gli permetteranno di dedicarsi alla pittura, scaverà nel proprio inconscio, facendo venire alla luce i più bei messaggi che lo scrigno del suo cuore potesse offrire.

La sua pittura, fortemente istintiva e solidamente ispirata alla realtà, si inserisce nel filone di una visionarietà surrealistica che va da Turner alla fantasia e al neo-romanticismo di Ernst.

Muore a Napoli nel 1992.

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