Qoèlet, 2019, tecnica mista su lamiera, 66×99 cm
Le opere esposte
VI PERCORSO
Giuseppe
PANARIELLO
Giuseppe Panariello è nato Napoli il 29/05/1951.
Compie gli studi nella stessa città diplomandosi nel 1973 all’Accademia Di Belle Arti nella sezione Pittura. Vive e lavora a Villaricca (NA).
La lunga carriera è segnata da una continua ricerca tecnica e stilistica, che lo porta a creare vari cicli pittorici, che si succedono a distanza quasi ravvicinata. Verso la fine degli anni ’80 decide, senza un perché apparente, di abbandonare il colore per definire meglio la sua appartenenza allo stile “informale – astratto” e per cogliere l’armonia misteriosa dell’anima. La ricerca di Panariello si muove da sempre fra gli stimoli dell’arte povera e quelli del concettuale rielaborandoli nella forma del quadro-scultura… Un fare artistico che muove dall’esigenza di esplorare l’abisso sotto la superfice e la concretezza dentro l’astrazione…le opere di Panariello sono un coagulo di energia capace di catturare lo sguardo e di attrarlo in un vortice di sensazioni, emozioni, idee. La sobrietà dell’esecuzione e la povertà dei materiali sono gli assi portanti di un’esigenza compositiva che muove da una profonda istanza morale… un fare artistico coerente, che lega in maniera assolutamente coerente la dimensione etica a quella estetica (Armida Parisi).
Panariello, figlio inquieto e tacitamente ribelle, solitario e anticonvenzionale approda ora a una dimensione universalistica di sintesi di un percorso lungo e complesso: coerente in ogni sua tappa, aperto all’auspicabilità dell’ignoto e, sempre profondamente vitale. Proprio come ogni esperienza artistica dettata da un’autentica – e urgente – necessità interiore…(Donatella Trotta).
La tecnica in Panariello è lo strumento per una narrazione, dove il margine d’incertezza, incorporato nella costruzione, si salda con la certezza dell’opera una volta terminata. Quel limite di casualità è annullato dall’identificazione tra l’artista e l’opera, caratterizzato dal risultato finale. L’uso che Panariello fa dei materiali deriva dalle sue concezioni e dalla passione lavorativa, passione che comporta una completa assimilazione tra l’artista e l’opera.