Sulphureus, 2015, tecnica mista e materiale aggiunto, 96,5×96,5 cm
Le opere esposte
Magma, 2016, corrugati polietilene Hd e smalti su tavola, 100×100 cm
V PERCORSO
Fiamma
ZAGARA
Risiede a Roma stabilmente, dopo aver abitato in diverse città d’Italia, anche se è dalla terra siciliana che ha tratto linfa ed ispirazione poiché per molti aspetti – culturali e paesaggistici – la sente vicina alle sue radici partenopee; a Napoli torna spesso per respirare l’atmosfera tumultuosa della sirena incantatrice.
Approda all’esperienza creativa dell’arte seguendo un impulso insostenibile che la porta ad abbandonare l’insegnamento in materie letterarie nel 2000, anno in cui si dedica con passione a comporre opere complesse, che non seguono la tradizione del disegno, né della forma legata ai canoni estetici maturati durante i suoi studi classici: il suo sguardo volge altrove, verso esperienze che elaborano materie diverse e che visualizzano forme magmatiche, impregnate dei colori caldi della terra e della luce. La tela diventa un labile supporto, si smembra integrata da materiali duttili al calore, un piatto di offerte dai colori fiammanti, intensi, intrappolati eppure effervescenti. Tutto entra in gioco sostituendo il disegno con l’intrigo, la stesura del colore con la forza della materia rivivificata nell’azione taumaturgica del riciclo. Nascono così le strutture autoportanti, grandi cerchi bifronte che non ruotano e che al contempo esprimono movimento, e i Troni, sedute improbabili effusive di materie somiglianti a panneggi, a reti che potrebbero intrappolare il fruitore, a lucide superfici attraenti come serpenti incantatori; difficile sfuggire alla suggestione di possederli, di occuparli con il proprio pondus, pur tuttavia emanano distanza.
Dal 2017 il Museo ARCA presso il Complesso Monumentale di S. Maria La Nova a Napoli ospita due opere dell’artista: Sulphureus (2015) e Magma (2016).